Nonostante sia una persona molto incoerente (cambio idea mille volte al giorno, non riesco a prendere decisioni e via dicendo) c’è una cosa di me che non è mai cambiata: non mi piacciono le cose belle ma vuote, ho bisogno di un contenuto dietro all’apparenza, di sapere che ciò che vedo non finisce lì, ma c’è qualcosa sotto, un significato, un’emozione, una riflessione..
Proprio per questo la strada per arrivare alla scelta del logo è stata ardua (soprattutto per Federico e Mauro che probabilmente sono impazziti per starmi dietro e colgo questa occasione per ringraziarli con il cuore della loro pazienza), volevo un simbolo che racchiudesse ciò che sono, i valori in cui credo, cosa mi piace fotografare e soprattutto perchè faccio questo lavoro, non mi bastava un bel logo e via.
Poi è arrivato, e in quel momento ho rivisto un pezzettino di me in quel simbolo: un soffione la cui forma ricorda la luna.
Il soffione è natura, è libertà, nasce senza bisogno che qualcuno lo coltivi, è selvaggio nella sua fragile semplicità..è sfuggente, indefinito, magico per chi crede nei sogni, in lui si racchiudono tutte le storie e i desideri delle persone che lo hanno colto per soffiare e dare al vento i suoi piccoli petali, insieme ad un frammento del loro mondo.
Poi c’è la luna, notturna, romantica, nostalgica..è il simbolo per eccellenza dell’amore, delle sensazioni impalpabili, è colei che scandisce i ritmi di vita, che ci dimostra come la bellezza risieda nelle cose naturali.

In questo simbolo ci sono io, c’è il mio perché, c’è quella spinta interiore che mi spinge a fotografare, e di conseguenza parla anche del modo in cui lo faccio, delle emozioni che vorrei trasmettere..
Penso che la vita sia troppo breve per avere come priorità cose materiali, senza significato, e amo il mio lavoro perché ruota attorno al sentimento, all’amore, che sia per una persona, per la famiglia, per un animale, per una creazione fatta col cuore o semplicemente verso se stessi.





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